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Seconde case: la rivincita della montagna

Aggiornamento: 24 set

Le località trentine nei primi posti.


Per una settimana in agosto (2025) bisogna mettersi in lista d’attesa, addirittura un anno prima. E gli appartamenti non sono regalati. Si può arrivare a spendere dagli 800 ai 1.400 euro al giorno. Prezzi impensabili fino a qualche anno fa, anche se si tratta di strutture moderne e ultra accessoriate. Non stiamo parlando di Porto Cervo o di qualche località-vip balneare ma della montagna, di Cavalese, Predazzo, Moena o Canazei, balzate a livelli di Cortina e Courmayeur. Fino a qualche tempo fa era quasi esclusivamente il paradiso degli sciatori, mentre ora la domanda è esplosa anche per l’estate. È in crescita la domanda di residenze esclusive e di ampie metrature per ospitare anche il personale di servizio in estate. Erano anni che su Booking o su Airbnb non si vedeva una tale effervescenza nella ricerca di case in montagna e soprattutto una crescita così importante dei prezzi.


Cavalese - Val di Fiemme


Dopo il Covid la svolta. Non si può parlare di un sorpasso rispetto al mare, che resta la meta privilegiata delle vacanze estive, ma gli indicatori immobiliari (affitti e compravendite) hanno registrato un aumento della domanda di montagna. Il cambiamento climatico, con estati sempre più torride, e l’insofferenza per la folla dell’overtourism, hanno fatto riscoprire il piacere di mete più rilassanti. La casa in montagna, spesso a breve distanza dalla città, come nel Nord Italia, consente di allungare i ponti e le festività lontano dall’ufficio. Una fuga più facile da realizzare e che offre quella tranquillità essenziale per combinare il relax con lo smart working.


Da una recente analisi emerge che le prime sei posizioni, quanto a rincari, spettano proprio ai monti. L’impennata maggiore si è registrata sulle Dolomiti, dove l’incremento dei prezzi è stato anche di un terzo in dieci anni.



Dolomiti

Cortina svetta con 38 per cento, seguita da Madonna di Campiglio e Ortisei a 34 per cento, San Martino di Castrozza ( 33) e Canazei ( 29). Ma se in queste località il mercato immobiliare è stato sempre più frizzante rispetto al settore, stupisce il trend di centri meno patinati come Pinzolo, che in 10 anni ha visto rincari del 27 per cento, Predazzo ( 26), Moena ( 25) o Cavalese ( 23).

Nella graduatoria stilata, le località montane della top list battono quelle della Sardegna. Al primo posto si colloca sempre Cortina che ha superato gli 11 mila euro al metro quadro, complici anche le Olimpiadi invernali 2026. Ortisei si avvicina ai novemila euro, San Martino di Castrozza e la Val di Fassa sono fra i tre e i quattromila euro, mentre in Val di Fiemme si superano i tremila euro al metro quadro, una media superiore del 20-25 per cento rispetto al resto della provincia.

In crescita anche i canoni delle locazione: secondo i dati della Fiaip, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali, in alta stagione per un appartamento con quattro posti letto a Ortisei si spendono tra i 1.500 e i duemila, a Cavalese tra i mille e i 1.800 euro, a Selva Val di Gardena dai 1.500 e i duemila.


 

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